#Day3 e il viaggio continua. Dopo due giornate intense e ricche di appuntamenti non ci si ferma, anzi si va più carichi di prima. Cappuccino e cornetto veloce, pochette alla mano, smartphone in modalità “on”. Ecco che è tutto pronto per scoprire cos’ha in serbo per noi la penultima giornata della fashion week capitolina.
Vediamo insieme ciò che più ci ha colpito.
Per iniziare, sicuramente Morfosis, il brand di Alessandro Cappiello finalista di “Who is on Next?”. La collezione Autunno-Inverno 2017/18 ritrae una donna dai tratti androgini capace di rendere armoniosi accostamenti eterogenei. Camice di chiffon, pantaloni dallo stile rock incontrano il raso di lana, la pelle e la pelliccia dando un tocco di contemporaneità e sofisticatezza agli abiti minimal dalle linee oversize. A dare equilibrio e vivacità ci pensano le fantasie cromatiche che dai blu e dalle sfumature marroni passano al grigio e al verde oliva, con tocchi di rosa e curcuma.
Due chiacchiere con i colleghi e ci ritroviamo già in fila per il prossimo show. Dall’eccletticismo di Morfosis passiamo alla geometria di Sabrina Persechino, che con la collezione “Jaali” presenta un insieme di capi da ammirare e apprezzare più per la loro sostanza che per la loro apparenza. Sottili fili di resina creano un tessuto in filigrana dall’effetto traforato. La pelle arricchita da intarsi e fessure riprende schemi geometrici ben delineati. Le tonalità dell’oro, fil rouge della collezione, e del nero richiamano i paesaggi e le architetture arabe esprimendo pura eleganza.
Gli appuntamenti della mattinata si sono appena conclusi. Non ci resta che ricaricarci con una breve pausa pranzo e spostarci dalle passerelle agli eventi “in town”. Arriviamo a pochi minuti dalla fine dell’evento all’interno dell’Accademia di Belle Arti. Veniamo accolti da tanto entusiasmo e disponibilità, ma soprattutto da molto talento. Sono due i progetti degli studenti dell’Accademia che catturano la nostra attenzione: “The Black and White Idea” e “Pelle D’Africa”. La prima ispirata al binomio bianco/nero reinterpretato in chiave optical; la seconda, invece, si avvale della creazione di classici modelli occidentali confezionati con tessuti africani. Un progetto che mira a sostenere le donne congolesi e il loro lavoro in collaborazione con l’Associazione Africizia. Che dire, quando la solidarietà incontra il mondo dell’arte non può che farci un immenso piacere.
Due passi più in là ci ritroviamo in via dell’Oca , fulcro del Road to Style di questa edizione di Altaroma. Boutique di nicchia e piccoli laboratori di artigianato accolgono gli ospiti in ambienti in cui si respira il vero made in italy . Come nell’ hats-shop appena inaugurato “Patrizia Fabri by Antica Manifattura Cappelli”. Una vera e propria macchina del tempo attraverso cui è possibile fare un viaggio tra gli stili delle epoche passate semplicemente provando la variegata collezione di cappelli in esposizione degna di un vero e proprio chapeau.
E’ ormai sera e la stanchezza inizia a farsi sentire. Ma non ci fermiamo. Dopo l’intensa avventura on the road torniamo ai front-row dell’Ex Caserma Guido Reni per un tuffo nello stile classico italiano con la collezione Primavera- Estate 2017 di Camillo Bona. Abiti leggeri dalle fantasie cromatiche come il bianco e i colori pastello sfilano sulle note delle canzoni senza tempo della tradizione musicale italiana. Il “fatto a mano” e l’alta moda rivivono nei 30 capi di Camillo Bona attraverso l’uso di tessuti come il cashmere, le lane lavorate e leggeri lini. Il tutto è arricchito da dettagli in plissé che creano linee simmetriche richiamanti le architetture della capitale. Un tributo a Roma che vuole essere un messaggio chiaro e conciso: la nostra tradizione e le nostre radici sono la base per costruire il nostro futuro.
Questa giornata non poteva non concludersi con una pietra miliare dell’Alta Moda italiana: Renato Balestra. La nuova collezione Haute Couture è un preludio alla Primavera – Estate 2017. Romanticismo è la parola chiave di ogni suo capo. La donna di Balestra è sensuale e carismatica. Una creatura eterea che intraprende un viaggio onirico in vesti di chiffon e taffetà dai colori freschi e primaverili come l’azzurro, il verde acqua, il rosa cipria e il viola lavanda. Sfumature delicate e abiti da sogno, riconfermano Balestra come uno dei più grandi stilisti del panorama della moda romana, e non solo.
Tra passato e presente si conclude la terza giornata di Altaroma. Lo smartphone è ormai “off” e ci vuole ben più di un cornetto per soddisfare la nostra fame. Eppure la soddisfazione è tanta. Nonostante qualche delusione, si torna a casa domandandosi “come sarà domani?”. Se anche voi siete curiosi, continuate a seguirci. #Day4 is coming….