Abbiamo parlato dei look più belli e non delle star hollywoodiane durante i Golden Globe. Ora a essere giudicate sono le star made in italy. Il Festival di Sanremo, terminato da pochi giorni, vanta ormai sessantasette anni di esperienza in fatto di musica, ma soprattutto di stile. Sono infatti molteplici le icone della musica italiana, e non, che non sono passate inosservate sul palco scenico sanremese. Non scorderemo mai il lungo vestito di Belen con il vertiginoso spacco “vista farfalla”, o il tubino di pelle nero con il pancione finto della mitica Bertè degli anni ’80. Ma quelli, si sa, erano altri tempi. Anche durante quest’edizione non sono mancati gli outfit che, nel bene o nel male, hanno fatto discutere. Scopriamoli insieme.
Regina indiscussa è ovviamente Maria de Filippi. Per la sua prima volta sul palcoscenico,la presentatrice più amata d’Italia ha scelto tutte creazioni Givenchy. Come non dimenticare gli outfit della serata d’apertura: il primo un abito lungo nero dalle linee sinuose che hanno evidenziato la silhouette longilinea della conduttrice, l’altro un vestito bianco con frange e paillettes dal tocco romantico. Piccolo scivolone all’inizio della seconda giornata con il look caratterizzato da pantaloni larghi e tunica nera. Ma da grande professionista qual è si è ripresa magistralmente nella seconda metà dello show indossando un abito nero lungo effetto “vedo-non vedo”. Per la terza serata la presentatrice ci propone due abiti longuette che non ci fanno impazzire, ma donano quel tocco di sobrietà e compostezza tipiche della sua presenza. A non deluderci è la scelta per la serata conclusiva: l’abito bianco a sirena con sfumature dal tortora al nero è stato sicuramente all’altezza delle nostre aspettative.
Spostando l’attenzione sulle cantanti in gara, non possiamo non menzionare Fiorella Mannoia, immensa artista che ha fatto di eleganza e classicità i due assi nella manica per gli outfit di questa edizione. Affidandosi alla maestria di Antonio Grimaldi, la cantante porta sul palco dell’Ariston lo stile che non passa mai di moda. I tailleur pantalone neri, l’abito lungo rosso vivo e la jumpsuit nera con tocchi di argento sul bustino riconfermano la Mannoia come una delle artiste “top” di questo Festival. Che poi, che importanza ha il look quando a cantare è una voce come la sua?
Promosse anche Paola Turci, che in queste cinque giornate si è attenuta al classico binomio black&white proponendo tailleur pantaloni dalle linee austere ma con tocchi di vera sensualità; Bianca Atzei nei due abiti di Antonio Marras e Elodie in Etrò e Emporio Armani. Rimandate a settembre sicuramente Giusy Ferreri con il completo dalle stampe pop e l’abito animalier indossato durante l’ultima serata (divertente ma probabilmente “too much”) e Giorgia in un Francesco Scognamiglio che, nonostante il piccolo “incidente”, non ci ha colpito particolarmente.
Tra le ospiti quella che ha fatto più scalpore è stata sicuramente Diletta Leotta con l’abito rosso fuoco dall’ampia gonna e il bustino aderentissimo. Indiziato principale il vertiginoso spacco da alcuni ritenuto una vera e propria caduta di stile. Può essere, ma ciò non toglie il fatto che l’abito è comunque pazzesco, e, a dirla tutta, lei lo ha indossato meravigliosamente. Chi invece trova parere unanime è la scelta stilistica di Rocio, compagna dell’attore Raul Bova. Il Francesco Scognamiglio indossato dalla soubrette non ha entusiasmato l’opinione pubblica, specialmente per le due sporgenze sul decolté. Forse da una bellezza come la sua ci si aspettava di più. Meravigliosa, invece, nei tre abiti Atelier Versace, Marica Pellegrinelli, che alla vigilia della finale stupisce tutti con la sua bellezza e il suo charme. Standing ovation sicuramente per Paola Cortellesi. Sempre elegante e sofisticata nella sua semplicità, l’attrice ha centrato ancora il segno con un lungo abito nero by Giorgio Armani.
Un’altra edizione di Sanremo si è conclusa portando via con sé giornate intense di musica e grande stile che riconfermano il Festival come uno degli appuntamenti più attesi e seguiti del panorama artistico italiano. Sebbene da qualcuno ci saremmo potuti aspettare di più, non resta che aspettare di vedere quale novità ha in serbo per noi la sessantottesima edizione. Le sorprese sicuramente non mancheranno.