Anche la fashion week di Milano è appena giunta al termine e come ogni anno lascia al mondo della moda tutto molto su cui riflettere, di cui parlare e di cui interrogarsi. Tra qualche totale flop e alcune idee decisamente già viste e straviste, c’è anche chi riesce con abile maestria a presentare stilisticamente e concettualmente sotto forma di abiti e accessori qualcosa di valido, contemporaneo, soddisfacente.
Ecco dunque di seguito la lista delle migliori collezioni della MFW, in poche parole i magnifici 5 secondo G.on Fashion.
GUCCI
“I’m trying to follow my rules, not fashion rules” annuncia a tutti i giornalisti Alessandro Michele nel backstage della sua ultima sfilata andata in scena lo scorso 22 febbraio; e questo ci era piuttosto chiaro anche senza che lui lo specificasse. Un’ iperbole di bellezza distopica e surreale, dove entrambi i sessi sono implicati, confusi, scambiati. Ogni outfit è un’opera a sé stante, comunicatrice di tutta quella che è la visione estetica del loro creatore. Una complessità stilistica difficile da decifrare, ma sicuramente facile da ammirare.
PRADA
Un glorioso ritorno, è questo quello di cui parlano le più celebri testate di moda dopo aver assistito all’ ultimo fashion show di “nostra signora dalle gonne a pieghe” meglio conosciuta a tutti come Miuccia Prada. Ritorno non solo inteso come rinascita creativa ma soprattutto come un ritorno agli albori, all’ estetica degli inizi, quegli anni sessanta e settanta tanto cari alla stilista milanese, quando si combatteva per i propri ideali. Consapevole e interprete di una femminilità mai canonica, semmai caotica e inusuale, è questa la donna che Miuccia Prada intende vestire, con la sua maglieria stravagante, i rigidi cappotti e le orride fantasie patchwork, meritandosi uno degli applausi più intensi e fragorosi dell’intera fashion week.
JIL SANDER
Squisito minimalismo, magistrale color-block, beauty look sobri e tagli di alta sartoria sono le parole d’ordine per la nuova collezione firmata Jil Sander. Tra gonne con l’elastico in vita, tessuti in contrapposizione come flanella e satin, la proposta più riuscita è senza dubbio quella degli elegantissimi cappotti, i quali sapientemente congiungono un’idea di femminilità tanto tradizionalista quanto all’ avanguardia.
MARCO DE VINCENZO
Eccentricità studiata e mai fuori posto, questo e molto altro è Marco De Vincenzo, che con le sue faux fur e i suoi intramontabili soprabiti in PVC, si conferma uno dei designer più talentuosi e promettenti del nostro bel paese. Tutto nella sua collezione A/I parla di colore, azzardo, sovraesposizione, di ricerca; un vero tuffo negli anni ’60, tra occhiali non proprio sobri, tessuti sperimentali, gonne a vita alta e cappotti extralarge e destrutturati.
VERSACE
Se c’è una cosa che Donatella Versace è sempre stata estremamente capace di fare è quella di conferire, in maniera forte e sensuale, potere al corpo femminile, e questa collezione ne è stata l’ennesima, se non più riuscita prova. Durante quella che si vocifera essere la sua ultima catwalk a capo della maison, Donatella Versace per il prossimo A/I veste la power woman del futuro, o 2.0 se proprio vogliamo osare. L’emancipazione che passa dallo sportswear, dai colori freddi degli abiti da cocktail, dai lembi di pelle volutamente scoperti. L’emancipazione che passa dalla consapevolezza di volersi mostrare.