Chi ha detto che la moda è solo Parigi o New York? Che solo Milano e Londra possono competere con le altre due grandi capitali della moda? La tendenza a considerare queste quattro fashion week le uniche degne di nota è antiquata, banale e non rispecchia il significato che la moda dovrebbe avere. La moda è futuro, è innovazione, è un continuo evolversi. La moda è diversità, è cultura, è lo specchio della società. E’ la curiosità di abbandonare i porti sicuri e partire alla scoperta di mondi sconosciuti. Nasce così il nostro viaggio attraverso le capitali di tutto il mondo e le loro fashion week. Con valigia e passaporto alla mano approdiamo in Portogallo per raccontarvi Lisboa Fashion Week, la settimana della moda portoghese appena conclusasi. Nelle righe seguenti scoprirete quello che più ci ha colpito di questa edizione.
Primi fra tutti i designer emergenti di Sangue Novo, il progetto dedicato alla promozione dei nuovi stilisti portoghesi. Tra gli otto partecipanti, una delle designer che più ha attirato la nostra attenzione è Liliana Alonso. Con la sua collezione The Negative, la stilista propone abiti concettualmente oversize, ma dalla silhouette estremamente femminile. A seguire Rita Carvalho che, invece, rivendica il nostro bisogno di comfort. Nope! vuole sottolineare l’eterno conflitto tra l’identità interiore e il mondo esterno che soffoca lo spazio di cui abbiamo bisogno. Così i voluminosi capi in velluto e denim si alternano a dettagli plastici rappresentanti i limiti esterni da cui scaturisce la nostra tensione a non sentirci “liberi”. Se la collezione di Carvalho è un manifesto contro le restrizioni della società in generale, quella di Micaela Sapinho è contro l’uso ossessivo dei social network. #memyselfandi intende palesare l’effetto sulla nostra autostima del sentirsi costantemente accettati sui social network. Così abiti fondamentalmente neutri dai tagli classici e colori tenui come il celeste e il rosa pastello vengono arricchiti da stampe pop raffiguranti, per esempio, il famoso like di Facebook.
Dai designer portoghesi alle prime armi, a quelli che un po’ di strada l’hanno già percorsa continuiamo il nostro viaggio per la fashion week portoghese. Seppur con qualche riserva, Felipe Faisca propone una collezione che ha molto d’interessante. Kaleidoscope è un’esplosione di tonalità cromatiche e stili diversi, un prodotto camaleontico che rende la donna una creatura versatile e capace di cambiare stile in ogni occasione pur mantenendo la propria identità. Abiti in pelle contrastano capi in lana; la seta si alterna alla viscosa. Il tutto nei colori più svariati tra il grigio, il viola, l’oro, l’argento e il beige.
La policromia di Faisca lascia spazio all’austero total black con tocchi di rosso amaranto e blu petrolio della collezione Deep di Luis Carvalho. Una collezione profonda come gli abissi marini, ambiente che il designer ricrea attraverso l’uso di abiti contrastanti dai tagli strutturati e fluidi. Un mix di tessuti come tulle, seta, cupro, vinile e broccati richiamano le creature e le vegetazioni delle acque profonde. Tocchi di trasparenza e brillantezza dei materiali esprimono quella sensazione misteriosa e affascinante che solo il mondo marino sa trasmettere.
Dagli abissi di Luis Carvalho torniamo sulla terra ferma con Kolovrat e la sua collezione Wonderment, omaggio alle culture di tutto il mondo e ispirata ai viaggi e alle esperienze fatte dal designer. I colori accesi influenzati da i paesaggi delle montagne sudafricane si mescolano a tessuti intrecciati, ricamati e disegnati a mano. Partendo dall’astratto per poi approdare a geometrie su figure intere, il designer ha creato abiti dalle linee miste confortevoli e dalla texture artistica. Una collezione cosmopolita il cui scopo è quello di usare la creatività come risposta al cambiamento.
Ultimo, ma non per importanza, lo show di Awaytomars, il primo brand di moda al mondo user-created. L’innovazione di questo marchio risiede nel basare le collezioni sulle idee creative del pubblico. Ognuno di noi può, infatti, proporre la propria idea stilistica e vederla diventar realtà.
Per questa edizione di Lisboa Fashion Week, il brand porta sulla passerella un vero e proprio show artistico. A colpire non sono i tagli utilizzati, i tessuti impiegati o i colori proposti, bensì la performance in sé per sé. Un gruppo di artisti dipinge live gli abiti indossati dalle modelle, vere e proprie tele artistiche che a seguire si alterneranno per la sfilata conclusiva. Una collezione unica, irripetibile, in cui ogni abito esprime una propria identità e individualità. Una mostra contemporanea a cielo aperto tesa a dimostrare che l’Arte è ovunque e si palesa sotto diverse forme.
Per concludere, quelli citati sono solo alcuni dei designer che hanno animato la fashion week portoghese. Sono però abbastanza per dimostrare che la moda non si ferma ai grandi nomi da noi tutti conosciuti, ma è presente in ogni angolo del mondo. Basta solo un po’ di curiosità in più per scoprirla e apprezzarla. Solo così si potrà dare la giusta importanza a questi appuntamenti di nicchia per farli diventare globalmente riconosciuti.
Il viaggio continua e un altro timbro sta per essere inserito sul nostro fashion passport. Restate con noi per scoprire la prossima tappa.