Dal sette Settembre uscirà nelle sale italiane Baby Driver – Il Genio della Fuga, l’ultimo film di Edgar Wright con Kevin Spacey, Jamie Foxx, Lily James, Ansel Elgort. Noi di Gon Fashion siamo stati alla prima e vi vogliamo raccontare le nostre impressioni.
Baby, interpretato da Ansel Egort, è un giovane ragazzo dal passato misterioso che “collabora” con un incallito criminale, Doc (Kevin Spacey), come pilota durante le rapine da lui organizzate. La storia ruota principalmente intorno al rapporto che Baby ha, non solo con Doc, ma anche con gli altri suoi complici, autori materiali dei colpi, e con Deborah ( Lily James), la ragazza di cui si innamora, nonché con il suo passato tormentato. Insomma una trama debole perlopiù scontata che non rivela niente di nuovo. Quel tipo di trama che ci aspetteremmo da un quanlsiasi film di azione, o commedia.
Ho sottolineato la contrapposizione tra i due generi perché in realtà in due ore di film non si capisce esattamente a quale appartenga. Quando qualche mese fa vidi per la prima volta il trailer, mi aveva colpito perché non sembrava essere il solito action movie, ma più una commedia che volesse rappresentare in chiave comica quel genere cinematografico. E in realtà è proprio così che viene presentato. C’è anche chi, addirittura, lo considera esilarante. Invece, nonostante ci siano scene che ti strappano un sorriso, o meglio una risata, per la maggior parte della proiezione risulta a tratti anche drammatico. E’, diciamo, un film d’azione (perché almeno l’azione c’è) che aspira a essere commedia, ma in realtà ha inconsapevolmente una natura drammatica, e, indeciso sulla propria identità, non riesce a rappresentare pienamente nessuno di questi generi.
Fortunatamente ci pensa la colonna sonora a risollevare la situazione. E’ soprattutto l’uso che ne fa il regista a risultare molto interessante. Il personaggio di Baby ha infatti una caratteristica peculiare: quella di ascoltare costantemente musica attraverso il suo IPod. Il motivo? Lo scoprirete solo se andrete a vedere il film. In ogni caso, è proprio attraverso la musica che il protagonista muove i fili della narrazione. Da “ I Got the Feeling” di James Brown, a “Brighton Rock” dei Queen, a “Let’s Go Away for Awhile” dei Beach Boys, Edgar Wright sceglie di far ripercorrere all’audience la storia della musica in tutti i suoi generi.
In definitiva, di Baby Driver possiamo dire che è un film carino ma non eccezionale. Uno di quei film da guardare a casa in compagnia di qualche amico. Un film che ha del potenziale, ma non si applica. Voto? 6.5, ma solo grazie alla colonna sonora.