Le fashion week internazionali continuano, e dalla Cina passiamo al Messico per la Mercedes Benz Fashion Week Mexico City appena conclusasi. L’alba di un nuovo inizio per la moda messicana che, dopo 21 edizioni di fashion week susseguitesi in dieci anni di progetti, cambia nome per allinearsi con il resto delle capitali della moda. L’intento è quello di porgere un tributo all’unicità intesa come binomio tra tradizione e avanguardia della capitale Città del Messico. La parola chiave di questa edizione è sicuramente colore. Nonostante ci si rivolga alla stagione Autunno-Inverno, gli stilisti messicani si ispirano a quella vivacità che da sempre contraddistingue la loro cultura. Così Raquel Orozco propone abiti lunghi in seta o chiffon stretti in vita e completi pantalone dai colori accesi come il rosso e il verde smeraldo, accostati a colori neutri come il bianco e il nero. Le fantasie floreali ci riportano alla primavera e non mancano dettagli geometrici come i pois e le righe. Grazie, invece, al talento di Benito Santos torniamo indietro negli anni ’70 – ‘80 e allo stile tanto amato del glam-rock. Jumpsuit, leggins e ampi vestiti dai colori metallici come l’oro, l’argento, il rosso e il blu vengono accostati a pellicce bianche per un’atmosfera decisamente galattica.
Dalle tonalità sgargianti di Raquel Orozco e Benito Santos, passiamo a quelle più tenui di Armando Takeda e Sandra Weil. Il primo presenta una collezione in cui prevalgono colori neutri, come il beige e l’azzurro contrastati da tonalità più accese. Tessuti in tela e trasparenti dalle forme naturali sono arricchiti da piccole pieghe e paillettes. Il tutto teso a far risaltare la dualità tra illusione e realtà tema della collezione. Dettagli e fantasie sono anche alla base di Naftalina, la collezione di Sandra Weil. Ogni creazione è caratterizzata da un mix di fiori, righe,ricami e daicolori intensi del verde smeraldo, rosa, miele. Questo gioco di colori e forme crea un forte impatto visivo che sfocia in una collezione fine ed equilibrata.
Tra i designer partecipanti c’è anche chi, invece, predilige uno stile minimal. E’ il caso di CIHUAH che per la sua collezione Genesis si ispira ai principi dell’architettura ideando capi dalle silhouettestrutturate e dal costante contrasto bianco/nero. Asimmetria, geometria e dettagli in oro fanno di questi abiti un mix di moda, arte, design e architettura.
Anche il Messico, quindi, si dimostra all’altezza delle altre capitali internazionali della moda, proponendo stilisti talentuosi e determinati a crescere. Quale sarà la prossima meta? Scopritelo continuando a seguirci in giro per il mondo della moda.